Alla scoperta dei tipi di tè: un viaggio tra le varietà più amate
Il 21 maggio si celebra la Giornata Internazionale del Tè, un evento istituito dalle Nazioni Unite per valorizzare la produzione, la cultura e il commercio del tè in tutto il mondo. Questa giornata non è solo un tributo ai milioni di lavoratori del settore, ma anche un’occasione perfetta per approfondire la conoscenza delle tante varietà di tè esistenti. Ma quanti tipi di tè esistono? E quali sono le differenze tra le varie tipologie? In questa guida ai tipi di tè esploreremo le caratteristiche principali dei più famosi, per aiutarvi a scegliere la vostra tazza perfetta.
Le varietà di tè: un solo albero, tante sfumature
Non tutti sanno che tutti i tipi di tè derivano da una sola pianta, la Camellia sinensis. Tuttavia, grazie a differenze nel clima, nel suolo, nella lavorazione delle foglie e nei metodi di produzione, si ottengono tantissime varietà di tè. Ecco i fattori principali che determinano le diverse tipologie:
- Grado di ossidazione: il processo di esposizione all’ossigeno cambia il colore e l’aroma delle foglie.
- Metodo di lavorazione: dalla raccolta all’essiccazione, ogni fase influisce sul risultato finale.
- Origine geografica: il terroir, ovvero l’insieme delle caratteristiche ambientali come il suolo, il clima, l’altitudine e l’umidità, influenza il sapore e l’aroma del tè, proprio come accade nel mondo del vino. Il terroir, dunque, contribuisce a rendere unico il tè di una determinata regione, conferendogli sfumature diverse.
- Aromatizzazione: alcune foglie vengono arricchite con fiori, spezie od oli essenziali per creare tipi di tè aromatizzati.
Quanti tipi di tè esistono?
Non è semplice definire quanti tipi di tè esistono: si stima che nel mondo ci siano oltre 1500 varietà di tè, se si considerano tutte le varianti regionali e gli aromi aggiunti. Tuttavia, possiamo suddividerli in alcune grandi categorie principali, che rappresentano i tè più diffusi e apprezzati a livello internazionale. Vediamo insieme quali sono.
Il tè verde
Il tè verde è famoso per le sue proprietà antiossidanti e per il sapore fresco e leggermente erbaceo. Originario principalmente della Cina e del Giappone, si ottiene da foglie che vengono sottoposte a un rapido trattamento termico (a vapore o in padella) per bloccare l’ossidazione. Questo processo preserva il colore verde delle foglie e i preziosi polifenoli. Il tè verde si declina in molte varietà, come il Sencha giapponese o il Longjing cinese, ciascuno con note aromatiche diverse.
Il tè matcha
Il tè matcha è una particolare varietà di tè verde giapponese, le cui foglie vengono coltivate all’ombra per aumentare la produzione di clorofilla e aminoacidi. Dopo la raccolta, le foglie vengono macinate finemente fino a ottenere una polvere verde brillante. Il matcha si consuma sciolto nell’acqua calda, sbattuto con una frusta di bambù, ed è ricco di caffeina e antiossidanti. È usato anche in cucina per preparare dolci e bevande.
Il tè nero
Il tè nero è il più consumato in Occidente ed è caratterizzato da una completa ossidazione delle foglie, che gli conferisce un colore scuro e un sapore intenso, a volte maltato o fruttato. È originario di Cina, India (dove si producono famosi tè come Darjeeling e Assam) e Sri Lanka (dove nasce il celebre Ceylon). Grazie alla sua robustezza, il tè nero è spesso usato come base per molti tipi di tè aromatizzati, come l’Earl Grey o il Chai.
Il tè oolong
Il tè oolong si posiziona a metà strada tra il tè verde e il tè nero, grazie a un livello di ossidazione parziale che varia dal 10% al 70%. Originario soprattutto delle regioni montuose della Cina e di Taiwan, offre una gamma di sapori che spazia da note floreali leggere ad aromi tostati e complessi. L’oolong è apprezzato per la sua versatilità e viene spesso servito nei riti tradizionali del tè cinese.
Il tè bianco
Il tè bianco è il più delicato e meno lavorato tra i tipi di tè. Viene prodotto principalmente nella provincia cinese del Fujian, utilizzando solo le gemme e le prime foglioline della pianta, che vengono essiccate al sole senza ossidazione né fermentazione. Il risultato è una bevanda leggera, dal gusto floreale e dolce, con una concentrazione molto alta di antiossidanti.
Il tè Pu Erh
Il tè Pu Erh è una varietà unica di tè fermentato proveniente dalla regione cinese dello Yunnan. Dopo una prima lavorazione simile a quella del tè verde, le foglie vengono sottoposte a un lungo processo di fermentazione e invecchiamento, che può durare anche decenni. Questo tè ha un sapore terroso, ricco e profondo, e viene considerato un aiuto naturale per la digestione.
I tipi di tè aromatizzati
Oltre alle tipologie naturali, esistono moltissimi tipi di tè aromatizzati, ottenuti aggiungendo alle foglie spezie, fiori, frutta o aromi naturali. Tra i più celebri troviamo:
- Earl Grey: tè nero aromatizzato con olio di bergamotto.
- Masala Chai: tè nero con spezie come cannella, cardamomo, zenzero e chiodi di garofano.
- Tè al gelsomino: tè verde profumato con fiori di gelsomino.
- Tè alla rosa: tè nero o verde arricchito con petali di rosa essiccati.
Queste varietà offrono un’esperienza gustativa più intensa e aromatica, perfetta per chi ama esplorare nuovi sapori.
La grande ricchezza di varietà di tè e di tipi di tè aromatizzati dimostra quanto sia vasto e affascinante il mondo di questa antica bevanda. Che si preferisca una tazza calda nei mesi freddi o un infuso freddo e dissetante in estate, esplorare le diverse tipologie di tè è un viaggio sensoriale che merita di essere intrapreso. La Giornata Internazionale del Tè del 21 maggio è l’occasione perfetta per scoprire nuovi sapori e apprezzare la cultura del tè in tutte le sue sfumature.
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