Bottega, GDO ed e-commerce: 60 anni di spesa in Italia
Negli ultimi decenni, il modo di fare la spesa in Italia è profondamente cambiato, riflettendo trasformazioni sociali, culturali e tecnologiche. Dal boom economico degli anni ’60 alla digitalizzazione di oggi, la spesa è passata dall’essere un rito quotidiano nelle botteghe di quartiere a un’esperienza d'acquisto sempre più personalizzata, smart, sostenibile e omnicanale, grazie alla Grande Distribuzione Organizzata e agli e-commerce.
I comportamenti di acquisto degli italiani, il contenuto dei carrelli e i servizi offerti dalla GDO sono profondamente cambiati e rappresentano lo specchio di sei decenni di trasformazioni.
Il carrello della spesa degli italiani negli ultimi 60 anni
Per festeggiare il suo 60° anniversario, Bennet ha realizzato l’infografica “Dalla bottega alla GDO e all’online: com’è cambiata la spesa in Italia in 60 anni”, che fotografa con efficacia i principali cambiamenti nei luoghi di spesa e nei consumi alimentari degli italiani.
Negli anni ‘60 dominano i generi alimentari di base e la spesa si fa ogni giorno sotto casa. Con l’arrivo degli ipermercati, negli anni ‘80, il carrello si riempie di prodotti confezionati e si diffonde il concetto di spesa settimanale. Negli anni ‘90, il crescente interesse verso il benessere e l’attenzione al corpo porta alla comparsa dei primi prodotti light nei carrelli della spesa.
Dal 2000 ad oggi, le preferenze degli italiani si rivolgono sempre più agli alimenti bio e plant-based, ai cibi etnici e alle private label, con una maggiore attenzione ai prodotti con packaging sostenibile. Qualità, provenienza dei prodotti e risparmio: sono queste le parole chiave della spesa di oggi in Italia.