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In cucina

Come scegliere e usare il vino per cucinare

5 minuti di lettura
Come scegliere e usare il vino per cucinare Come scegliere e usare il vino per cucinare
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Il vino, oltre ad essere la bevanda ideale per accompagnare i pasti, ha trovato nel tempo un ruolo di rilievo in cucina, diventando un ingrediente essenziale per molte ricette. Dalla sfumatura di un risotto al condimento di un arrosto, il vino conferisce un sapore inconfondibile e una profondità aromatica unica. Utilizzato con sapienza, il vino può trasformare un piatto semplice in un capolavoro culinario, grazie alla sua capacità di esaltare e armonizzare i sapori. Questa guida è pensata per tutti coloro che desiderano scoprire i segreti dell’utilizzo del vino in cucina, con consigli pratici e dettagli approfonditi.





 

Come scegliere il vino per cucinare


Scegliere il vino giusto per cucinare è il primo passo per ottenere un piatto perfettamente bilanciato. Non tutti i vini, infatti, sono adatti alla cottura, e alcuni errori comuni possono compromettere il risultato finale.
 


I criteri fondamentali per scegliere il vino



Per scegliere il miglior vino per cucinare è utile basarsi su questi criteri:
 

  • Qualità del vino: leggete bene le etichette dei vini ed evitate prodotti di bassa qualità o quelli che non berreste mai. Anche se non è necessario utilizzare un vino pregiato, è importante che abbia un buon sapore e un profumo gradevole. Ricordate che il gusto del vino influenzerà direttamente quello del piatto.
     
  • Tipo di vino: ogni piatto richiede una tipologia di vino specifico. Ad esempio, il vino bianco è perfetto per sfumare e marinare, mentre il vino rosso è ideale per cotture lunghe e piatti robusti.
     
  • Aromi e acidità: vini con aromi delicati e acidità equilibrata sono preferibili per piatti leggeri, mentre vini strutturati e complessi sono indicati per preparazioni saporite.
     
  • Compatibilità con gli ingredienti: il vino deve completare e non sovrastare gli altri componenti della ricetta. Ad esempio, un vino troppo dolce può risultare inadatto a piatti salati.


Quale vino bianco scegliere per cucinare



Il vino bianco è un ingrediente versatile che si presta a una vasta gamma di ricette, dalla carne al pesce, fino ai risotti. La scelta del vino bianco giusto dipende dal tipo di piatto e dal sapore che si desidera ottenere.

Queste sono le caratteristiche da tenere presenti quando si sceglie una determinata tipologia di vino bianco per cucinare:
 

  • Vino bianco secco: questo è il vino più utilizzato in cucina. Grazie alla sua acidità, è perfetto per sfumare risotti, preparare salse leggere e marinare carni bianche o pesce. Tra i vini secchi più comuni troviamo il Pinot Grigio, il Sauvignon Blanc e il Vermentino.
     
  • Vino bianco aromatico: se desiderate un tocco più profumato, optate per vini come il Moscato secco, che aggiungono note floreali e fruttate alle ricette.
     
  • Vino bianco leggero: ideale per ricette semplici e delicate, come verdure saltate o pesce al vapore.


Gli abbinamenti con il vino bianco



Ecco alcuni piatti che si possono preparare con il vino bianco:
 

  • Risotti: il risotto al vino bianco è un classico, dove l’acidità del vino bilancia la cremosità del piatto.
     
  • Carni bianche: le scaloppine al vino bianco sono un esempio perfetto di come questo vino possa valorizzare il sapore della carne.
     
  • Pesce: il vino bianco è spesso utilizzato per sfumare preparazioni di pesce al cartoccio o alla griglia.


Come sostituire il vino bianco in cucina



Se non avete vino bianco a disposizione o preferite non utilizzarlo, esistono valide alternative per ottenere risultati simili. Ecco alcuni esempi:
 

  • Aceto di mele: offre un’acidità simile a quella del vino bianco ed è perfetto per sfumare.
     
  • Succo di limone: ideale per piatti di pesce e salse leggere, grazie alla sua acidità naturale.
     
  • Brodo: può essere utilizzato in molte ricette per sostituire il vino bianco, soprattutto nei risotti.
     
  • Succo d’uva bianca: aggiunge una dolcezza equilibrata, particolarmente adatta per marinature o salse.


Quale vino rosso scegliere per cucinare



Il vino rosso è l’ingrediente principale in molti piatti robusti, come stufati, brasati e ragù. La scelta del vino rosso giusto può fare la differenza nel risultato finale.

Ecco alcuni suggerimenti per scegliere il miglior vino rosso per cucinare, in base alle sue caratteristiche distintive:
 

  • Vino corposo: perfetto per piatti con cotture lente e sapori intensi. Esempi includono Barolo, Brunello di Montalcino e Amarone.
     
  • Vino rosso medio: come il Chianti o il Nero d'Avola, ideale per piatti di carne e salse a base di pomodoro.
     
  • Vino leggero: adatto a piatti meno strutturati, come un ragù delicato o carni bianche.


Gli abbinamenti con il vino rosso



Come fatto per il vino bianco, ecco alcuni esempi di piatti nella cui preparazione si utilizza il vino rosso:
 

  • Ragù: il vino rosso aggiunge profondità e ricchezza alla salsa.
     
  • Spezzatino: un vino corposo esalta il sapore della carne durante la lunga cottura.
     
  • Polenta: condita con sugo di carne e vino rosso, diventa un piatto irresistibile.


Il vino rosso per cucinare il brasato



Il brasato è una delle ricette più iconiche della cucina italiana, e il vino è il protagonista assoluto di questa preparazione. La scelta del vino è dunque fondamentale per il successo del piatto. Come scegliere il vino per il brasato? È semplice: bisogna optare per un vino corposo, come Barolo, Nebbiolo, Amarone o Brunello, prodotti ideali grazie alla loro struttura e complessità aromatica. Per ottenere il risultato migliore, è bene utilizzare lo stesso vino sia per marinare la carne che per cucinarla, in modo da mantenere una coerenza di sapore.

Un trucco fondamentale per un brasato perfetto è, appunto, la marinatura: lasciate riposare la carne per almeno 12 ore immersa nel vino, insieme a un mix di verdure e spezie. Questo passaggio permette ai sapori di penetrare a fondo, regalando alla carne una morbidezza e un aroma inconfondibili. Quando arriva il momento della cottura, prendetevi il vostro tempo. Il segreto è cuocere tutto lentamente, a fuoco basso, per diverse ore. In questo modo, il vino si mescolerà armoniosamente agli altri ingredienti, trasformando il piatto in una vera delizia.

 


Come usare il vino in cucina



Il vino non è solo un ingrediente, ma un vero e proprio strumento per esaltare i sapori. Ecco, nel dettaglio, i principali utilizzi del vino in cucina:
 

  • Sfumare: utilizzato per deglassare il fondo di cottura, aggiunge profondità alle salse e ai risotti.
     
  • Marinare: perfetto per insaporire carni e pesce, rendendoli più teneri e aromatici.
     
  • Cottura lenta: come abbiamo visto, il vino arricchisce piatti come brasati, stufati e zuppe, donando complessità di sapore.
     
  • Cottura al forno: in alcune preparazioni di arrosti o pesce, il vino contribuisce a mantenere gli ingredienti umidi e saporiti.


Vino per cucinare: gli errori da evitare



Anche i cuochi esperti possono commettere errori nell’utilizzo del vino in cucina. Ecco un elenco degli errori più comuni da evitare per ottenere un piatto gustoso:
 

  • Usare vino di scarsa qualità: è bene ricordare che un vino cattivo rovinerà anche la migliore delle ricette.
     
  • Aggiungere troppo vino: il vino in eccesso rischia di sovrastare gli altri sapori del piatto.
     
  • Non far evaporare l’alcol: in questo modo si ottiene un retrogusto amaro; è dunque necessario lasciare sempre sfumare il vino per qualche minuto per eliminare l’alcol in eccesso.
     
  • Scegliere il vino sbagliato: un vino dolce non è adatto a ricette salate, mentre un vino troppo strutturato può essere eccessivo in piatti delicati.


Vino aperto in frigo: quanto dura per cucinare?



Avete una bottiglia di vino avanzata e non sapete come usarla? Nessun problema, può diventare un ottimo alleato in cucina! Prima di tutto, però, è importante conservarla nel modo giusto

Un vino aperto può rimanere in buone condizioni in frigorifero per 3-5 giorni, ma oltre questo periodo inizierà a perdere gran parte del suo sapore. Per mantenerlo fresco il più a lungo possibile, provate a usare tappi ermetici, che aiutano a preservarne gli aromi

E se il vino fosse leggermente ossidato? Niente paura: è comunque perfetto per arricchire stufati e brasati. Durante la cottura, gli aromi si amalgamano e donano ai piatti un gusto profondo e avvolgente. In questo modo, eviterete sprechi e potrete dare un tocco in più alla vostra prossima impresa culinaria.

Come abbiamo visto, il vino è davvero un ingrediente straordinario che può elevare qualsiasi piatto a nuovi livelli di gusto. Scegliere il vino giusto, conoscerne le caratteristiche e imparare a utilizzarlo correttamente sono le chiavi per una cucina raffinata e creativa. Con questa guida, siete pronti a sperimentare nuove ricette e a portare la vostra arte culinaria a un livello superiore.

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